Kimi AI: la sfida cinese a ChatGPT che non puoi più ignorare!

Quando si parla di Intelligenza Artificiale, il pensiero corre spesso agli Stati Uniti: Silicon Valley, big tech, modelli chiusi e abbonamenti premium. Ma c’è un’altra parte del mondo che sta giocando una partita diversa — e con regole tutte sue.

Per i più pigri ho realizzato, come di consueto, un video podcast automatico tramite le funzionalità di NotebookLM.

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La Cina non rincorre, innova

In Cina l’AI non è solo una tecnologia da laboratorio o da app per il tempo libero. È uno strumento quotidiano, utilizzato dalle masse e pensato per essere utile, accessibile e integrato nella vita professionale. Gli utenti possono caricare interi libri o archivi di documenti, chiedere ricerche web aggiornate, pianificare attività come se parlassero con un assistente personale. E tutto questo avviene con una fluidità sorprendente.

Ma la vera novità è il modello di sviluppo: la Cina non sta semplicemente cercando di raggiungere l’Occidente. Sta proponendo un’alternativa. I suoi sistemi sono più aperti nella condivisione dei modelli (i cosiddetti “pesi”*), più aggressivi nei costi, e progettati per gestire contesti lunghi e complessi, come quelli tipici del lavoro professionale.

* I pesi pubblici sono i file contenenti i valori numerici che definiscono il comportamento del modello, resi disponibili pubblicamente da chi ha addestrato il modello. Permettono a chiunque di scaricare e usare il modello senza doverlo addestrare da zero, risparmiando tempo e risorse.
Sono spesso distribuiti su piattaforme come Hugging Face, GitHub, o siti ufficiali dei laboratori di ricerca.

Un cambio di baricentro

Questa strategia sta spostando l’asse dell’innovazione. Mentre le piattaforme occidentali si chiudono sempre di più dietro paywall e limiti di accesso, i modelli cinesi puntano su trasparenza e inclusività. Offrono finestre di contesto estese, integrazione nativa con strumenti digitali e una politica di accesso pensata per favorire la diffusione, non la selezione.

Si consideri poi che moltissimi modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) cinesi sono disponibili su Hugging Face, pronti per essere scaricati e utilizzati localmente. A tal proposito consiglio la lettura dell’articolo che scrissi alcune settimane fa proprio su questo tema.

Kimi AI: un ponte tra due mondi

Un esempio emblematico è Kimi AI, sviluppato da Moonshot AI. Questo sistema completa di Intelligenza Artificiale (non solo chatbot) offre:

  • contesti lunghissimi per l’elaborazione,
  • supporto multimodale (testo, immagini, ecc.),
  • costi contenuti,
  • modelli disponibili pubblicamente.

Kimi AI non è solo un concorrente delle piattaforme occidentali: è una visione alternativa. Un modo diverso di pensare l’Intelligenza Artificiale, più aperto, più utile, più umano.

Moonshot AI: l’“OpenAI cinese” che ha creato il modello Kimi

Fondata a Pechino nel marzo 2023, Moonshot AI si è posta fin da subito un obiettivo ambizioso: rendere l’Intelligenza Artificiale potente, aperta e accessibile a tutti. La startup ha rapidamente guadagnato attenzione internazionale grazie al lancio del suo modello Kimi, capace di gestire contesti lunghissimi e di operare in modalità multimodale.

Tra i principali investitori figurano Alibaba e Tencent, che hanno partecipato a un round di finanziamento da oltre 1 miliardo di dollari, portando la valutazione dell’azienda a circa 2,5 miliardi di dollari.

Il team di sviluppo include ex-ricercatori provenienti da Google, Meta e Baidu, e l’intera struttura aziendale è pensata per promuovere la trasparenza tecnica: i modelli e i pesi sono pubblici, rilasciati con licenza MIT modificata su Hugging Face. Un approccio raro in un panorama dominato da soluzioni proprietarie e API chiuse.

Il cuore tecnologico: il modello Kimi K2

Al cuore del progetto c’è Kimi K2, un modello Mixture of Experts (MoE) che vanta ben 1 trilione di parametri totali, con circa 32 miliardi attivi per token. Questa architettura intelligente rende il sistema sia potente che efficiente, attivando solo gli “esperti” necessari per ogni compito. La finestra di contesto è davvero impressionante, arrivando a 2 milioni di caratteri, una delle più grandi disponibili oggi, superando persino Claude 3 e GPT-4.1. Questo significa che puoi caricare interi libri, dataset o complessi archivi aziendali mantenendo coerenza e velocità.

Kimi AI contro ChatGPT, Claude e Gemini

Nei benchmark più recenti, Kimi K2 ha dimostrato prestazioni superiori rispetto a GPT-4.1 in ambiti chiave come la programmazione e il ragionamento matematico. Secondo i dati pubblicati da Corriere Nerd e ArtificialAnalysis.ai:

  • 🧑‍💻 Bug fixing (SWE-bench Verified): Kimi K2 raggiunge un’accuratezza del 65,8%, contro il 54,6% di GPT-4.1
  • 📐 Matematica (MATH-500): Kimi K2 sfiora la perfezione con 97,4%, mentre GPT-4.1 si ferma al 92,4%

A puro scopo didattico e funzionale, ho voluto testare una pseudo funzione “canvas” fornendo a Kimi dati grezzi sulle sue prestazioni, desunti dagli articoli citati. Il risultato è un sito web di comparazione generato dinamicamente:

Kimi AI va valutato soprattutto per le sue caratteristiche intrinseche che lo pongono non come un modello alternativo, bensì come un modello open-source, trasparente e a costi prossimi allo zero, già ampiamente utilizzato in Asia in settori quali:

  • E-commerce
  • Analisi di mercato
  • Sviluppo software
  • Educazione
  • Content generation multilingue

Grazie a queste caratteristiche Kimi AI sta suscitando un crescente interesse anche in Europa, in particolare tra sviluppatori indipendenti e PMI alla ricerca di soluzioni avanzate ma accessibili, alternative alle tariffe premium dei modelli occidentali.

Dalla chat all’agente

Kimi AI non è soltanto un chatbot. È progettato come un Agente AI: può pianificare attività, utilizzare strumenti esterni, analizzare dati strutturati, generare codice e sintetizzare documenti.
L’interfaccia web consente di caricare PDF, Word, Excel, immagini e codice, integrandoli direttamente nel ragionamento.

È un approccio meno “conversazionale” e più operativo, pensato per il lavoro quotidiano e la produttività.

Ma quali sono le opportunità principali offerte da Kimi AI?

Ho scoperto Kimi AI durante una ricerca sui migliori strumenti per la creazione di presentazioni, ma successivamente ho approfondito altre funzionalità distintive di questo software:

  • Gestione di documenti estesi Kimi può analizzare, sintetizzare e commentare testi lunghi come libri, archivi legali, report aziendali o intere presentazioni, senza perdere coerenza o precisione.
  • Assistente per presentazioni e slide Kimi è eccellente nel supportare la creazione di presentazioni. Può aiutarti a strutturare le slide, suggerire titoli, visualizzare dati, sintetizzare contenuti e persino generare testi per accompagnare grafici o immagini.
  • Ragionamento complesso e pianificazione autonoma Grazie alla sua capacità di “ragionamento agentico”, Kimi può pianificare task articolati, suddividere obiettivi in sotto-attività e interagire con strumenti esterni per portare a termine compiti in modo autonomo.
  • Codifica e sviluppo software È tra i migliori modelli nel campo della programmazione, con una comprensione profonda dei linguaggi di codice e capacità di debugging, refactoring e generazione di script avanzati.
  • Multimodalità pragmatica Supporta input testuali e visivi, rendendolo utile per analizzare immagini, creare contenuti multimediali o integrare testo e grafica in modo fluido.
  • Traduzione e comprensione linguistica Comunica efficacemente in più lingue, con una sensibilità culturale che lo rende adatto anche a contesti internazionali e multilingue.
  • Accessibilità e costi contenuti Rispetto ai modelli occidentali, Kimi è molto più economico: addebita solo 15 centesimi per milione di token in ingresso e 2,50 dollari per milione in uscita, contro i 75 dollari di Claude o gli 8 di GPT-4.

I punti forti (e i limiti)

Kimi AI si distingue per alcune caratteristiche davvero interessanti:

  • Memoria estesa: può gestire testi lunghissimi, fino a 2 milioni di caratteri. Perfetto per analizzare libri, report o archivi complessi.
  • Multimodalità concreta: non solo testo, ma anche immagini, codice e oltre 50 tipi di file. Un vero assistente tuttofare.
  • Ricerca aggiornata: è in grado di interrogare il web in tempo reale, consultando più di 100 fonti verificate.
  • Accesso libero: è gratuito e non richiede registrazione. Basta aprirlo e iniziare.
  • Modello aperto: il codice e i dati di base (i cosiddetti “pesi”) sono pubblici su Hugging Face, con licenza MIT modificata. Un approccio trasparente e collaborativo.

Tuttavia, ci sono ancora alcuni limiti da tenere in considerazione:

  • Lingua: è ottimizzato per il cinese. Le risposte in inglese e italiano sono buone, ma non sempre perfette.
  • Ecosistema giovane: mancano ancora plug-in e integrazioni con strumenti esterni, come quelli disponibili su OpenAI.

Un modello diverso di ecosistema AI

Il vero valore di Kimi AI non è solo tecnico: è strategico.
Moonshot AI propone un paradigma aperto e decentralizzato, dove il modello è scaricabile, integrabile e riutilizzabile senza vincoli.
È l’opposto dell’approccio “as a service” adottato da OpenAI o Anthropic, dove l’accesso all’Intelligenza Artificiale è sempre più mediato da un abbonamento o da un’API proprietaria.

Questo fa emergere una domanda cruciale:

L’intelligenza artificiale sarà un’infrastruttura pubblica o resterà un servizio privato gestito da pochi attori globali?

La sfida geopolitica e il rischio di “biforcazione tecnologica”

L’ascesa di Kimi AI e della startup Moonshot rappresenta un punto di svolta nella geopolitica dell’intelligenza artificiale. Mentre gli Stati Uniti spingono verso modelli sempre più chiusi, regolati e monetizzati, la Cina sta sperimentando un approccio ibrido: open-source, ma sotto una supervisione strategica statale.

Questa non è una scelta casuale, ma una strategia ben definita: costruire un ecosistema competitivo che possa svincolarsi dal monopolio occidentale su infrastrutture, API e standard tecnologici. E non è un caso che anche altre realtà emergenti come DeepSeek, Zhipu AI e Baichuan stiano seguendo la stessa traiettoria.

Secondo fonti come Mike Kalil e Our China Story, queste aziende fanno parte di un gruppo noto come i “Six Little Dragons of Chinese AI”, un’etichetta che identifica le sei startup tecnologiche di Hangzhou che stanno ridefinendo il panorama globale dell’innovazione. Oltre a Moonshot e DeepSeek, il gruppo include anche Unitree Robotics, Game Science, BrainCo e Deep Robotics, attive in settori che spaziano dall’AI alla robotica, dal gaming alle interfacce neurali.

In questo scenario, stiamo assistendo a una vera e propria biforcazione dell’AI globale:

  • Da un lato, i modelli occidentali: commerciali, chiusi, con forte controllo centralizzato
  • Dall’altro, i modelli asiatici: open-source, flessibili, orientati alla diffusione e all’innovazione rapida

Entrambi gli approcci hanno vantaggi e rischi. I primi offrono maggiore sicurezza e governance, i secondi più apertura e velocità di evoluzione. Ma la domanda cruciale rimane aperta:
Quale modello garantirà davvero una democrazia dell’intelligenza artificiale?

Conclusione

Kimi AI non è ancora il “ChatGPT cinese” definitivo, ma è il primo a sfiorarne davvero il potenziale. Con la sua combinazione di potenza tecnica, apertura del modello e indipendenza strategica, rappresenta una visione alternativa dell’intelligenza artificiale: meno legata al concetto di software come servizio, e più vicina all’idea di bene tecnologico accessibile.

In un panorama dominato da modelli chiusi e costosi, Kimi propone un approccio radicalmente diverso — e forse, proprio per questo, è destinato a cambiare le regole del gioco nel 2025.

🎁 BONUS PACK: 1. Guida pratica: come usare al meglio Kimi AI in italiano

✅ 1. Sfrutta la sua memoria estesa

Puoi incollare testi lunghi, come articoli, report o interviste, e chiedere:

  • Riassumi questo testo in 5 punti chiave
  • Crea una slide per ogni sezione
  • “Trova le contraddizioni o i punti critici

🧠 2. Adatta il linguaggio

Kimi è ottimizzato per il cinese, quindi in italiano può risultare un po’ rigido. Per migliorare lo stile:

  • Chiedi: “Riscrivi in modo più naturale e colloquiale
  • Oppure: “Rendi il tono più giornalistico/divulgativo

🗣️ 3. Specifica il pubblico

Per ottenere testi più adatti, indica sempre il destinatario:

  • Scrivi per un pubblico di studenti universitari
  • Adatta questo contenuto per una presentazione aziendale

🛠️ 4. Usa prompt dettagliati

Kimi risponde meglio a richieste strutturate. Esempio:

“Crea una presentazione di 8 slide per giornalisti, che spieghi come usare l’IA generativa per scrivere articoli, analizzare fonti e creare contenuti multimediali. Ogni slide deve avere un titolo, 3 bullet point e un tono divulgativo.”

🌐 5. Attiva la ricerca web

Puoi chiedere a Kimi di cercare informazioni aggiornate:

  • Trova le ultime notizie sull’uso dell’IA nel giornalismo
  • Quali sono i modelli open source più usati in Europa?

🎁 BONUS PACK: 2.Guida pratica: usare Kimi AI per creare presentazioni efficaci

🎒 1. Preparazione: cosa serve prima di iniziare

Prima di coinvolgere Kimi, raccogli questi elementi:

  • Obiettivo della presentazione: informare, convincere, ispirare?
  • Pubblico di riferimento: colleghi, clienti, studenti?
  • Materiali di base: testi, report, articoli, link, immagini.
  • Formato desiderato: PowerPoint, Google Slides, PDF?

💡 Kimi può gestire documenti lunghi, quindi puoi anche caricare interi report o briefing aziendali.

🧠 2. Brainstorming e struttura

Chiedi a Kimi di aiutarti a definire:

  • Titolo e sottotitolo
  • Suddivisione in sezioni (es. introduzione, problema, soluzione, conclusione)
  • Sequenza logica dei contenuti
  • Idee per slide visive o interattive

📌 Esempio di prompt:

“Kimi, aiutami a strutturare una presentazione di 10 slide sul futuro dell’Intelligenza Artificiale per un pubblico aziendale. Voglio iniziare con un impatto e chiudere con una call to action.”

✍️ 3. Creazione dei contenuti slide per slide

Puoi chiedere a Kimi di:

  • Scrivere il testo per ogni slide
  • Sintetizzare paragrafi lunghi in bullet point
  • Generare titoli accattivanti
  • Suggerire immagini o grafici da inserire

📌 Esempio di prompt:

“Kimi, crea il contenuto per una slide che spiega cos’è il modello Mixture of Experts in modo semplice e visivo.”

🎨 4. Stile e tono

Kimi può adattare il tono della presentazione:

  • Formale o informale
  • Tecnico o divulgativo
  • Narrativo o analitico

📌 Esempio di prompt:

“Rendi il tono più coinvolgente e meno accademico. Voglio che sembri una conversazione, non una lezione.”

🔄 5. Revisione e miglioramento

Una volta che hai una bozza, chiedi a Kimi di:

  • Migliorare la chiarezza
  • Ridurre la ridondanza
  • Rafforzare l’impatto visivo
  • Proporre alternative per slide poco efficaci

📌 Esempio di prompt:

“Rivedi queste 3 slide e suggerisci come renderle più memorabili per un pubblico di manager.”

🚀 6. Extra: cosa può fare in più

  • Tradurre la presentazione in altre lingue
  • Generare note per il relatore
  • Simulare domande del pubblico
  • Creare versioni brevi per pitch o teaser

🎁 BONUS PACK: 3. Prompt per Kimi AI

In vista di una mia prossima presentazione sulle opportunità offerte dall’IA generativa all’Ordine dei Giornalisti del Veneto, ho voluto confrontare le diapositive che ho preparato autonomamente con quelle generate da Kimi. Il risultato rispetto a Gamma, di cui ho già avuto modo di parlare abbondantemente negli articoli precedenti, è sorprendente.

Di seguito il prompt utilizzato:

Crea una presentazione di 10 slide pensata per giornalisti, che descriva in modo chiaro e accessibile le opportunità offerte dall’Intelligenza Artificiale generativa nel loro lavoro quotidiano.

La presentazione deve includere:

  • Una slide introduttiva con titolo accattivante e sottotitolo esplicativo
  • Una panoramica generale sull’IA generativa (cos’è, come funziona)
  • I principali vantaggi per i giornalisti: velocità, sintesi, supporto alla scrittura
  • Esempi pratici: generazione di articoli, titoli, riassunti, traduzioni
  • Uso dell’IA per l’analisi di documenti, interviste, fonti
  • Supporto nella creazione di contenuti multimediali (immagini, audio, video)
  • Collaborazione con l’IA per fact-checking e verifica delle fonti
  • Riflessioni etiche: rischi, bias, trasparenza
  • Strumenti consigliati (Kimi AI, Copilot, altri modelli rilevanti)
  • Slide conclusiva con call to action: “Come iniziare oggi”

Il tono deve essere divulgativo, coinvolgente e adatto a un pubblico non tecnico. Ogni slide deve contenere un titolo, 3–5 bullet point e, se possibile, suggerimenti visivi o metafore per facilitare la comprensione.

Il risultato è comunque basico, ma utile come base per sviluppare una presentazione più completa ed efficace.

Note tecniche:
Questo post è stato scritto sfruttando le capacità assistive di correzione bozze di
Copilot. Per le correzioni ho utilizzato gli strumenti di scrittura di Apple Intelligence.

L’immagine in testa all’articolo è stata prodotta con prompt mirato da Copilot.

Le infografiche son state generate con Napkin, Copilot e Kimi AI.

Le slide sono state generate da Kimi AI

Le varie immagini che accompagnano la newsletter e i post sui social vengono scelte in base all’interpretazione della mia creatività da parte dei vari strumenti: Copilot, Ideogram, Gamma, Claude.ai o ChatGPT.

Ora puoi seguire anche il podcast generato automaticamente dall’AI di NotebookLM che si basa sugli articoli di questo blog sia su Apple che su Spotify, oppure su Youtube.

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Ti ricordo che tutti i testi sono volutamente scritti con l’ausilio dell’IA generativa, ma basati su specifiche istruzioni che individuano e circoscrivono gli argomenti trattati. Se trovi degli errori o hai dei dubbi sui risultati prodotti, scrivilo nei commenti agli articoli.

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